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Delle tante iniziative del Venafro Volley, questa è stata veramente piacevolissima.
Dieci persone partite da Venafro alle 11.30 per una giornata primaverile nella capitale. Macchina A: io, Ornella, Carlo, Francesca, Daniele; macchina B: Fabio, Giuseppe, Mario, Piero, Ilaria.
Dopo la doverosa pausa caffè in autogrill siamo arrivati nel cuore di Roma, a piazzale Flaminio, dove abbiamo parcheggiato e iniziato una lunga passeggiata a piedi. Da piazza del Popolo a via del Corso, nel pieno della XV Maratona di Roma, alla quale partecipava gente di tutti i tipi, incluse molte persone anziane. Dopo una pizzetta costata tanto oro quanto pesava, siamo andati sulla scalinata di piazza di Spagna, dove Mario si è fatto fotografare in versione glamour-gay mano nella mano con Piero (da vedere sia l’espressione di Mario, che l’imbarazzo di Piero nel reportage fotografico della giornata). Alle 17.00 ci siamo ritrovati davanti al Palatiziano, ma sembrava di essere a Isernia. Era un continuo “uè, tu pure stai qua!” con tutte le persone che incontravamo, compreso Raffaele Mauro, presidente della Provincia. Dopo un battibecco tra il nostro efficientissimo Presidente (munito di cartellina porta-documenti professionale) e il bigliettaio, che ha visto la soccombenza di quest’ultimo (sosteneva che le prenotazioni dovessero essere nominative, ma Carlo gli ha spiegato che il sito web non lo richiedeva e che non era la prima volta che acquistavamo biglietti) siamo entrati nel bellissimo impianto che da fuori sembra una astronave aliena. Dentro i colori prevalenti erano biancoazzurri per il grande numero di tifosi accorsi da Isernia. Pochi i tifosi romani e solo una ventina gli ultras. La partita è stata bella, anche se l’Isernia ne è uscita con le ossa rotte (3-1 a favore della M-Roma) sotto i colpi di uno spettacolare Osvaldo Hernandez, che alla veneranda età di 38 anni è ancora un giocatore di livello superiore, diretto dal regista dei registi, uno strepitoso Paolo Tofoli, lui addirittura 42enne!! Subito dopo e dopo una infrazione stradale meravigliosa, siamo arrivati ai Butteri, dove bbiamo mangiato carne maremmana e pizze buonissime e devastanti per quanto erano grosse. Un piccolo tour in notturna ad ammirare i giochi di luce dei fori imperiali e del Colosseo e l’ultima tappa in uno dei lughi più noti della capitale: il regno del Tiramisù, Pompi. Piaciuto a tutti, particolarmente a Carlo che è rimasto colpito da nome (fino a Venafro avrà fatto 150 doppi sensi e credo che oggi chiederà l’amicizia su facebook, dove Pompi è presente e seguitissimo), è stato il perfetto finale per una giornata gradevole e divertente.
Non resta che darci l’appuntamento per una gita simile, che quanto prima organizzeremo ed alla quale sono sicuro parteciperemo sempre più numerosi.
Bellissima giornata! Quando si ri-organizza???