Riapriamo la pubblicazione delle news sul sito con il tono che meno ci saremmo augurato di adoperare. Siamo qui a chiederci da cosa sia dipesa la scarsità delle adesioni al campus estivo, che ci ha costretto ad annullare la nostra iniziativa, e sinceramente non riusciamo a darci una risposta più plausibile di questa: Venafro è geneticamente destinata a restare nella melma della noia e dell’apatia. >Eravamo riusciti ad offrire ad un prezzo estremamente contenuto (70 euro), 7 giorni di sport e divertimento in una struttura polifunzionale sempre piena di ragazzi, la Piscina Azzurra di Cassino, persino mettendo noi fondo alle casse per coprire parte delle spese. Evidentemente non è bastato a interessare i ragazzi di Venafro, ma neanche le nostre under 14 (con l’eccezione di 4 iscritte), alle quali principalmente era rivolta l’iniziativa.L’unica cosa che sappiamo è che siamo andati a rifondere il costo dei manifesti e molto, moltissimo tempo libero per preparare l’evento. A questo si aggiunge una seconda iniziativa che stenta a decollare, forse per la stessa ragione sopra ipotizzata. Si tratta delle attività estive organizzate dalla Provincia di Isernia e gestite dalle Società del territorio. A noi è stato affidato il compito di far svolgere a Venafro e in altre 3 realtà limitrofe (Montaquila, Castel San Vincenzo e Rocchetta) la pratica della pallavolo.
Mentre in questi piccoli paesi c’è stata una partecipazione entusiasta, con una presenza media di 10-15 ragazzi, con punte di 20-25 a Castel San Vincenzo, a Venafro non si sono viste più di 3-4 persone. Non riusciamo davvero a capire come Venafro possa rispondere in modo così deludente.
Eppure i presupposti per attività di un certo livello ci sono tutte, con il nostro staff, la nostra esperienza e le nostre attrezzature a piena disposizione dei ragazzi.
E tutto ciò nonostante anche le difficoltà che ci ha creato l’I.S.I.S.S. di Venafro, il cui Preside ha ritenuto di non concedere la palestra, costringendoci a ripiegare sul campetto all’aperto della sig.ra Guarini (alla quale va il ringraziamento di tutti). Così facendo, il Dirigente scolastico ha mostrato un senso di proprietà un po’ troppo accentuato, coperto da scuse che non reggono. E’ stata negata la struttura perché non c’era personale non docente disposto ad aprirla e chiuderla. Anche se questo fosse vero (il che ci sembra uno scaricabarile sull’ultima ruota del carro), nulla impediva di lasciare le chiavi al nostro responsabile. Ma la realtà è semplicemente che non si voleva concedere la palestra. Ciò che rattrista è che così si è limitata una possibilità per i ragazzi di Venafro di fare sport GRATUITAMENTE. Va detto infatti che la Provincia di Isernia impegna denaro pubblico per pagare le società che gestiscono i vari sport. A loro volta, le società fanno uno sforzo colossale perché tengono impegnati i tecnici nei mesi di luglio, agosto e settembre per far funzionare tutto.Tutto questo sciupato a causa di un Preside di poca volontà e di un territorio insensibile e apatico. Una amara presa di coscienza di cosa sia realmente Venafro, il luogo in cui tutti sono buoni a lamentarsi ma ognuno è l’artefice del degrado sociale in cui vive.
non è giusto adesso le ragazze che volevano divertirsi sono costrette ad annoiarsi….=(
Monica, io so che ti dispiace molto, ma non puoi capire come dispiace a noi.
Purtroppo a Venafro c’è questa mentalità e neanche noi con le nostre tanti iniziative riusciamo a far cambiare questa brutta tendenza.
Voglio ringraziare chi come te si è iscritta e che viene anche ai corsi di volley al vecchio liceo.
Monica, non preoccuparti. Ho deciso che porterò te, Greta, Francesca e Marica (le uniche quattro iscritte al campus) un giorno al mare e uno in piscina. E poi faremo altre cose insieme. Trnquilla, ti chiamo presto.