Il Venafro Volley si scusa per quanto accaduto ieri e ritiene inaccettabile e scandaloso il comportamento del dirigente scolastico dell’Isiss Franco Capone e del segretario Taccone, che hanno lasciato per strada 33 minorenni infischiandosene dei loro doveri e della nostra autorizzazione all’utilizzo della palestra.
Riporto qui sotto l’articolo uscito su Primo Piano e comunico di aver già effettuato le segnalazioni al Ministero dell’Istruzione e agli Uffici Scolastici provinciali e regionali per chiedere dei provvedimenti disciplinari.
Preannuncio anche una mobilitazione con le mamme e una denuncia in sede penale, oltre ad una eventuale causa di risarcimento dei danni di immagine e patrimoniale.
IN OGNI CASO COMUNICHIAMO CHE GIOVEDI’ SI TERRANNO I CORSI REGOLARMENTE ALLE 17.30 E A SEGUIRE ALLE 20.00 LE SQUADRE GRANDI. QUINDI NON MANCATE.
Palestra Isiss, acesso negato
Trentatrè minori della Venafro Volley non hanno potuto allenarsi
VENAFRO. Trentatré ragazzi tra dodici e sedici anni fuori dalla scuola senza un perché e senza un interlocutore al quale poter chiedere spiegazioni. Neanche l’intervento dei carabinieri è stato sufficiente per sbloccare la situazione. L’increscioso episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, ai cancelli della palestra dell’Isiss “Antonio Giordano”. Venafro Volley, una società di pallavolo che si è fatta apprezzare per le tante iniziative e le valide collaborazioni con gli enti locali e le scuole primarie, ha visto negare ai propri allievi il diritto di entrare in palestra. Il Presidente del sodalizio, Carlo Nardolillo, commenta esterrefatto l’accaduto: “E’ qualcosa di vergognoso. Penso in Molise non sia mai successo nulla di simile. Noi del Venafro Volley disponiamo di regolare autorizzazione per entrare il martedì e il giovedì nella palestra dell’Isiss, al fine di svolgere le nostre attività, tanto è vero che la settimana scorsa abbiamo regolarmente tenuto due allenamenti. Oggi (ieri per chi legge, ndr) il Dirigente scolastico Franco Capone ci riferisce, a pochi minuti dall’inizio delle attività, che non disponiamo delle autorizzazioni. E’ una cosa assurda. In fretta e furia siamo intervenuti, ma il Preside era andato via, incurante dei 33 minorenni rimasti in strada. Un gesto –continua Carlo Nardolillo- che ci è apparso privo di senso, specie perché posto in essere da una persona che dovrebbe ben conoscere i problemi e le responsabilità che comportamenti del genere implicano. Per tali ragioni ci siamo visti costretti ad invocare l’intervento delle forze dell’ordine. In tempi brevissimi provvederemo anche a sporgere regolare denuncia. Senza contare che quella palestra è la più costosa della Provincia e noi dobbiamo fare dei sacrifici indicibili per potercela permettere. Ovviamente quanto accaduto ci pone nelle condizioni di chiedere il risarcimento dei danni. Ma la cosa che maggiormente ci ha lasciati arrabbiati e sbigottiti –rimarca il presidente Carlo Nardolillo- è stato l’atteggiamento del segretario dell’Isiss, Giacomo Taccone, il quale si è barricato nella scuola, rifiutando il confronto. Addirittura quando gli abbiamo mostrato la nostra autorizzazione, si è girato di spalle senza nemmeno verificare. Un comportamento inaccettabile, riguardo al quale ci è perfino difficile trovare le giuste parole. E’ qualcosa di scandaloso e scriveremo a tutte le autorità, fino al competente Ministero, per segnalare la gravità dell’episodio. Invece di favorire una sana attività sportiva –questa l’amara conclusione di Carlo Nardolillo-, si buttano dei ragazzi in mezzo alla strada, vietando loro l’accesso ad una palestra in cui avevano tutto il diritto di allenarsi”.
Angelo Bucci