Iniziano i play-off, sfide scontante e sfide equilibrate, ma gara1 è sempre una storia a sè. Fondamentale per le squadre di testa partire forti e non steccare alla prima contro l’entusiasmo delle piccole squadre. Fattore casa rispettato nelle quattro gare, l’unica a soffrire è Monza nel quarto più equilibrato per definizione, quarta contro quinta. Modena si presenta con la novità Bruninho al palleggio, ma è troppo sprecona. Ne approfitta Monza con un gran bel gioco corale che esalta le doti del palleggiatore Travica, MVP del match, soprattutto nel finale di quarto set quando si sfiora il tie-break, 3-1 il risultato finale. Parte subito fortissimo Macerata, prestazione di forza e Treviso annichilita 3-0. Tanta confusione nella metà campo trevigiana, non è piacita soprattutto la gestione dei martelli da parte del tecnico Piazza apparso poco lucido tanto che chiede anche un cambio irregolare su Horstink dimenticandosi che era entrato a set in corso al posto di Kovar. Non fanno sconti Trento e Cuneo entrambe vittoriose per 3-0. Per Trento problemi solo nel primo set contro l’entusiamo della sorpresa S.Giustino che si porta anche sul 21-21, troppa la differenza tecnica tra le due squadre con i padroni di casa che quando vogliono accellerano con le giocate dei suoi fuoriclasse. MVP è Kaziyski, grande trascinatore in battuta ed al servizio. C’era molto fermento in casa Cuneo alla viglia con la dirigenza letteralmente infuriata con l’allenatore Giuliani colpevole nell’ultima inutile gara di campionato di non aver fatto riposare tutti i titolari, conseguenza l’infortunio gravissimo a Parodi che si unisce a capitan Wijsmans ancora in convalescenza. Se però Giuliani è la causa, è anche l’artefice del 3-0 su Verona con una squadra che gira a mille e con l’invenzione di Mastrangelo in banda. Mastrangelo in banda ha risposto da campione riscoprendo la tecnica di ricezione (75% di positive e 42% di perfette) appresa nel settore giovanile di Cuneo 15 anni fa ed è anche nominato MVP. In A2 di scena un accenno di play-off, si gioca il turno preliminare con squadre classificate dall’ottavo all’undicesimo posto. Isernia fa il colpaccio, il 3-0 in casa del Cavriago è conseguenza di una prestazione che rasenta la perfezione. Una grinta che porta ad uno splendido recupero nel terzo set dopo aver dominato i primi due, netta supremazia in tutti i fondamentali, specialmente a muro con un netto 12-2, Sabbi MVP. Nell’altra sfida Sora-Milano 3-2, uno Janusek in serata stratosferica non può nulla quando dall’altra parte le bande Libraro-Roberts giocano con estrema continuità in attacco. In campo anche i play-out con una formula sperimentale che verrà usata anche dal prossimo turno turno play-off: si gioca al meglio delle 5 gara con gara1 assegnata a d’ufficio alla migliore classificata, si parte quindi direttamente da gara2. Gela, grazie ai 12 punti di vantaggio in regular season su Pineto, si guadagna direttamente la finale e costringe gli abruzzesi alla B1. Nell’unica semifinale rimasta Perugia, già in vantaggio 1-0 nella serie, si è recata a Mantova per gara2. Partita sempre in mano agli umbri a parte il finale di primo set che i padroni di casa vincono 29-27 dopo un’inaspettata rimonta, finisce 1-3.
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