La giornata è stata veramente infinita, cominciata con la sveglia alle 7 del mattino, che poi erano le 6 senza ora legale, e con una trasferta di due ore in terra di Ururi. L’ultimo periodo per il Venafro Volley non è stato dei migliori: infortuni a raffica, squadre da rimaneggiare (tanto femminili che maschili). Arrivare in queste condizioni già era difficile, ma perdere il palleggiatore Pietro Casale per una distorsione alla caviglia durante il match è stato un colpo per tutti. Emblematica la crisi di pianto dell’opposto Mauro Mugnolo e, a fine partita, di Marco Palumbo. Tanta la tensione, troppi i nervi, stretti in una angusta palestra in cui nanche la miglior prestazione può essere sufficinte. Difficile accettare così tanta negatività. Ma andiamo con ordine. La partita sembrava che non si dovesse giocare: mancava il sesto giocatore dell’Ururi. Sul fotofinish (un minuto prima del fischio) riesce a presentarsi l’ultimo componente della squadra e l’incontro può cominciare. In campo per il Venafro scende in palleggio Casale – per l’occasione capitano – in diagonale con Mugnolo; al centro Scarabeo e Palumbo; martelli Nardolillo e Di Irio. Si capice fin dall’inizio che il vero avversario sarà la palestra, troppo bassa e senza spazi intorno, una vera arma per i veterani (età media alta) padroni di casa. Eppure l’impatto non è negativo. La squadra ospite si mette subito alla guida e conduce con tranquillità fino al 14-21. Arriva in quel momento il time-out dell’Ururi, dopodichè è blackout Venafro. La squadra si spegne letteralmente, i padroni di casa con una grinta che solo l’esperienza e l’età (e la conoscenza della palestra) possono dare, cominciano ad aggredire e accorciano le distanze sempre di più e raggiungono il pareggio proprio sul 24-24, rendendo del tutto inutili i due time-out chiamati da coach Mavrodin, e con uno scatto finale superano gli ospiti 26-24. Nel secondo set il Venafro sembra un pugile suonato, sotto schock per la rimonta subita, perde completamente fiducia. E’ una sofferenza psicologica: mancano del tutto i contrattacchi; la ricezione, per quanto precisa, è spesso destinata a toccare il soffitto. Il colpo di grazia arriva con l’infortunio del capitano. La squadra è persa e perde il parziale 25-19. L’ingresso di Luigi Simeone dà tuttavia nuova linfa vitale al gruppo. Il giovane palleggiatore entra bene in partita e non fa rimpiangere il titolare. Riesce a gestire bene ogni pallone, crea gioco, sbaglia poco e dà una speranza a tutti. Il Venafro si porta in vantaggio 1-8 e ritrova sicurezza. Sul 14-22 l’incubo sembra ripresentarsi: l’Ururi ricomincia la rimonta. Sembra ancora una volta che i time-out non servano a nulla e la sensazione di dejavù inietta paura nelle vene dei ragazzi. Stavolta però è il Venafro a tirare la zampata finale e vincere il parziale 24-26. Purtroppo l’impresa non viene bissata. Ne quarto set fin dall’inizio si intravedono gli scricchiolii della tensione. Tutti i terminali di attacco hanno il braccino, Simeone non ha la stessa lucidità del precedente set. La sensazione è quella di una apnea (la piccolezza dell’impianto la favorisce) infinita. La boccata di ossigeno, ossia un bel break, non arriva mai. Fino al 12-12 c’è l’illusione che la partita si può riaprire. Questa illusione è reiterata sul 20-20. Ma sul finale è la squadra di casa a prevalere aggiudicandosi il set e l’incontro 25-22. Se è vero che negli obiettivi di stagione non era di certo compresa la vittoria del campionato, il rammarico per la sconfitta è cocente, soprattutto perchè non si riesce a staccare di dosso la sensazione che la gara fosse assolutamente alla nostra portata. Però vedere i ragazzi piangere e i compagni stringersi loro intorno è stata una bellissima pagina di sport e di unione, ulteriore segno che il gruppo è forte e unito. Solo questo potrebbe bastare per rendere appagato il più pretenzioso degli allenatori e il più ambizioso dei dirigenti. Venendo ai tanto attesi giudizi individuali, spicca su tutte la prestazione di Palumbo, che ha eretto un muro spesso invalicabile, aggiudicandosi il titolo di migliore in campo del Venafro Volley (parere mio). Ma buono anche l’ingresso di Simeone: il suo duro lavoro in questi mesi ha dato i suoi frutti e ci ha consegnato un palleggiatore veramente affidabile. Ottimo l’esordio di Scarabeo – prima assoluta su un campo ufficiale di volley – che ha dato grinta nei momenti di sconforto, ha murato e attaccato come meglio non si poteva sperare. Mugnolo ormai non è più una promessa, ma una realtà e proprio per questo la sua prestazione avrebbe potuto essere migliore (tira la botta grande Mauro!). Tesa, anche se non pessima, la performance di capitan Casale, culminata nel peggiore dei modi: con l’ennesimo infortunio. I problemi maggiori si sono visti in posto quattro, dove Di Irio ha avuto gran difficotà a passare e dove Nardolillo ha fatto del suo meglio, soprattutto dando la carica ai più giovani. Milanese ha giocato troppo poco per un giudizio completo, ma tutta la squadra gli vuole bene e siamo sicuri che il suo bel momento verrà presto. Ora si deve lasciare alle spalle questa giornata così amara. Abbiamo due allenamenti e un’amichevole prima di affrontare la seconda gara di campionato contro il Sesto Campano Volley sabato 2 aprile 2011 a Venafro alle ore 17.00.
IdivM: lacrime e infortuni (ancora!) per l’esordio. E’ sconfitta 3-1 in trasferta Ururi
da
MarioV
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lunedì, 28 Marzo 2011
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Pubblicato il
2010-2011 - News 1 Divisione Maschile, 2010-2011 - News Campionati, News, News Campionati
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Aurora Volley Ururi
Il rammarico per la sconfitta c’è, com’è normale che sia, ma è compensato dalla voglia di fare meglio , forti dell’ unanime spirito di sacrificio che ci ha resi compatti, trasformandoci in una vera famiglia. Forza e coraggio ragazzi, la guerra è ancora lunga 😉
RAGAZZI io credo in questo gruppo…e nn mi tirero indietro fin quando non ntroveremo qll squadra con cui perderemo un set a 0…. 😉 cioè mai…non bisogna arrendersi la maggior parte della squadra ha fatto una grande partita….soprattutto luigi palumbo e mugnolo(mongolo) poi qualcuno meno come me…che xò avrò modo di riscattarmi come giocatori ma Vi dico che come squadra ci riscatteremo subito…
Dai rragazzi è la prima partita e la squadra girava bene !!!!!!!!!!!!!!!!!!! quindi nn demoralizziamo e andiamo (andate 😉 ) a distruggere sesto campobasso e montenero !!!!!!!!!!!!!! dai raga
bell articolo mario…ma con tutto il rispetto l UNICA VOLTA CHE HO PIANTO IN VITA MIA è stata quando ho risposto in malo modo a mio padre! XD li si che ho pianto sangue !XD
ero solo triste per la sconfitta nessuna lacrima tranq 😀
cmq ragazzi bravi tutti quanti…veramente …CAMNE …a me sei piaciuto! 😀 ricorda che hai fatto turni in battuta devastanti! 😉 adesso sesto ci aspetta sicuri della vittoria…! ricordiamo loro dove si gioka la vera volley! ;);););)
marco ti ringrazio molto…sei un amico un grande amico k dice anke bugie purtroppo una persona rispettabile deve ammettere i suoi errori e le sue debolezze è stata una partita errata in attacco…e mi rifarò promesso… 😀 grande marco…
una partita errata in attacco non vuol dire partita sbagliata …secondo me tutti abbiamo giokato bene…e poi ricordati che in battuta e ricezione sei stato il migliore per me …U.U 😀 bella frato !
Addirittura hai pianto solo una volta!!! Beato te, che uomo! :)))
eh fratello caro…mi ha dato ragione l’allenatore stasera… 😉
ciao a tutti….
piacere Carlo….
ciao carlo,benvenuto!