Inizia la seconda fase del Mondiale femminile giapponese.
Le azzurre a Nagoya al via contro la Germania di Giovanni Guidetti. La nuova classifica ci vede partire al 7° posto della Pool per peggior quoziente punti con Olanda, Rep. Ceca e Cuba. Se per arrivare fra le prime potrebbe non bastare vincere tutte e 4 le prossime partite (dovrebbero incrociarsi altri risultati favorevoli all’Italia), di certo il rischio che corre la Nazionale due volte campione d’Europa è di finire fuori anche dalle prime 12 del mondo, soprattutto se sabato pomeriggio le azzurre dovessero perdere contro la Germania allenata da Giovanni Guidetti, uno dei due allenatori italiani di questa manifestazione. Per il momento la squadra tedesca (già avversaria delle azzurre un anno fa nella semifinale dell’Europeo in Polonia) è stata una delle sorprese del Mondiale, avendo chiuso la prima fase con una sola sconfitta patita ad opera degli Stati Uniti e capace di mettere in difficoltà – nel recente passato – Lo Bianco e compagne. A maggior ragione potrebbero riuscirci in questo momento in cui l’Italia ha manifestato una condizione atletica farraginosa frutto forse dei tanti guai estivi, problemi tecnici evidenti (prima di tutto in ricezione e poi anche in attacco, con una grande difficoltà a bucare il muro avversario, non solo quello del Brasile, ovviamente, ma anche quelli di Olanda e Repubblica Ceca), da ultimo e forse questo è l’aspetto più preoccupante la squadra nelle ultime due sconfitte non è apparsa unita come in passato, anzi l’impressione che si è avuta da fuori è stata quella di un gruppo che non ha perso come tale, ma come insieme di giocatrici.
Le prime quattro di ogni raggruppamento portandosi dietro i risultati degli scontri diretti accedono alla seconda fase in cui si giocheranno 2 gironi da 8. Le prime due di ciascun girone accedono alle finali per il 1-4 posto, la terza e la quarta a quelle per il 5-8 posto. la quinta e la sesta a quelle per 9-12 posto.
POOL E – TOKYO
Classifica: (A+D) Russia e Giappone 6, Serbia e Corea del Sud 5, Polonia e Turchia 4, Cina e Perù 3.
POOL F – NAGOYA
Classifica (B+C): Brasile e Stati Uniti 6, Germania 5, Cuba (q.punti 0,980) Olanda (0.975), Rep. Ceca (0,921) e Italia (0,881) 4, Thailandia 3.
Le partite dell’Italia
6 Novembre Ore 10.00 Italia – Germania
7 Novembre Ore 10.00 Italia – Stati Uniti
9 Novembre Ore 8.15 Italia – Thailandia
10 Novembre Ore 10.30 Italia – Cuba
Vitoria per 3a1 sulla Germania! Primo set per le Tedescone ma poi l’italia se le mette sotto.
Questi i parziali: Germania vs Italia 1-3 (25/22 – 30/32 – 08/25 – 15/25)
L’Italia batte gli USA 3-1 (25-16; 24-26; 27-25; 27-25) restano da affrontare la Tailandia (martedì 9 novembre alle 8.30 ore italiane) e Cuba (mercoledì 10 novembre)
gli usa nn perdevano da ben 17 partite.vittoria che ci rimette clamorosamente in gioco,ma che ci tiene ancora dipendente dai risultati degli altri.
una curiosità:la panchina americana è formata da uno staff che ha fatto la storia del volley:McCutcheon,Kiraly e Weishoff!
Una partita esaltante delle azzurre inchioda la squadra rivelazione dell’estate con un 3-1 che resterà nella storia della pallavolo, come una delle partite più intense. Le azzurre sono ancora vive, raggiungere la semifinale sarà ancora molto molto dura, ma l’Italia ha dimostrato di esserci e soprattutto di crederci anche quando sembrava finita. Le due squadre in campo ce la mettono tutta si assiste a una partita intensissima, una delle più belle degli ultimi anni. Battute ficcanti e difese da applausi. Il match diventa una guerra di nervi: Del Core da manuale, con Lo Bianco in grande evidenza, mentre la solita Cardullo strappa applausi con le difese anche senza muro. Serena Ortolani, nonostante qualche piccolo black out, oggi prende la partita per le corna e la doma. Attacca al 42%, top scorer con i suoi 24 punti.
Gli Stati Uniti non ci stanno e vogliono dimostrare di essere la squadra rivelazione dell’estate in cui hanno già vinto il Grand Prix. Quando va in battuta Tom per le azzurre iniziano i problemi ma il cuore delle azzurre è grande così l’Italia non molla mai annulla due set ball e con un finale vietato ai deboli di cuore conquista la vittoria. Domani riposo, martedì la Thailandia.
Ho avuto la fortuna di conoscere Hugh Mc Cutcheon, allora coach della Nazionale Maschile USA, lo scorso anno durante l’International Volleyball Clinic tenutosi a Campobasso ed assistere ad una sua lezione su temi legati alla pallavolo di vertice, davvero un grande personaggio!!!
E anche la Tailandia è archiviata 3-0. Ora si deve vincere contro Cuba, possibilmente migliorando il quoziente punti e sperare che il Brasile facia il suo dovere contro gli USA
Italia – Thailandia 3-0 (25-13 25-12, 25-19)
L’Italia doveva vincere e vincere bene, per continuare a sperare in una rocambolesca qualificazione alle semifinali per le medaglie. Battere la Thailandia non era sufficiente, bisognava tenerla a distanza nel punteggio per recuperare il gap di punti con gli Usa (a parità di vittorie infatti, vale il quoziente punti). Una bella prova soprattutto considerando come la squadra azzurra ha saputo imporsi sin dall’avvio contro un avversario che solo due giorni fa aveva sconfitto l’Olanda. Invece non c’è stata storia per almeno due set. Nel terzo le avversarie hanno provato a complicare la vita alla formazione azzurra arrivando avanti anche al secondo time out tecnico. Sarebbe bastata una distrazione, brave le ragazze a non concederla.
Dopo il successo del Brasile sugli Stati Uniti, l’Italia torna in corsa per le semifinali che valgono il podio.
Serve un successo contro Cuba tanto per iniziare, poi si guarderà al quoziente punti.
Quello degli USA, dopo la loro ultima gara in programma, è di 1,090, quello azzurro, prima della sfida con le caraibiche, è 1,062.
Se l’Italia vince 3-0 servono almeo 20 punti di scarto per passare (75-55).
Se il punteggio azzurro sarà tra 75 (minimo punteggio possibile in caso di vittoria 3-0) e 80 punti servono almeno 20 punti di scarto per passare.
Se l’Italia farà tra 81 e 92 punti serviranno almeno 21 punti di scarto.
Se l’Italia farà tra 93 e 104 punti serviranno almeno 22 punti di scarto.
Se l’Italia farà tra 105 e 116 punti serviranno almeno 23 punti di scarto….
Sto guardando la partita contro Cuba e penso: la formula di questo mondiale fa persino più schifo di quella del mondiale maschile. In pratica neanche facendo un cammino perfetto nella seconda fase hai la certezza di passare in semifinale. In poche parole, si dà più importanza al girone iniziale che a quello successivo. Assurdo!
la partita nn è ancora finita e siamo già fuori!tutto a causa di una sconfitta della prima fasa con la Rep. Ceca dopo essere stati avanti 2-0 e con il terzo in mano,assurdo!tra l’altro l’unica vittoria delle ceche.
Italia battuta 3-2 da Cuba, ma dal quarto set, quando matematicamente l’Italia era fuori dalla final four, le ragazze si sono molto demoralizzate. Se la formula non fosse stata così assurda non solo avrebbero vinto la partita ma ora stavano meritatatemente tra le quattro finaliste.
Alle azzurre onore e merito, ma non capisco perchè con la Arrighetti si gioca sempre il primo tempo avanti e con la Gioli la fast dietro. Per insistere in questa cosa, la Gioli si è presa dieci muri della Carases (MVP con 34 punti!!), mentre la Arrighetti passava con regolarità.
Vabbè… in ogni caso assolutamente ingiusta la nostra eliminazione.
Il Brasile non smentisce i pronostici della vigilia e ha battuto 3-1 (25-19, 24-26, 25-19, 25-23) gli Stati Uniti agevolando il percorso delle azzurre in questi Mondiali. Purtropo con la sconfitta subita da Cuba, per l’Italia la possibilità di vedere nel proprio mondiale una medaglia sfuma.
Italia bella ma troppo confusa sul finale: Cuba vince 3-2 (16-25, 26-24, 21-25, 25-23, 24-22)
E’ stata una partita doppia. Un occhio ai nove metri, un occhio al quoziente punti italiano e statunitense. Cuba ci mette il suo, fa la sua partita e resta attaccata alle azzurre che dopo il primo set (vinto a 16) avevano iniziato anche un po’ a sperare.
Nel quarto set della gara al 15° punto delle caraibiche le speranze aritmetiche di poter conquistare l’accesso alla final four per le medaglie si sono spente. Le azzurre giocheranno a Tokyo da sabato le finali per il 5°/8° posto. Alla fine arriva anche la sconfitta, forse frutto del calo di tensione, seppur costringendo Cuba ad un serrato punto a punto anche nel quinto set.
Purtroppo pesano sul cammino azzurro le due sconfitte (brutte anche nei punti) della prima fase senza le quali avremmo assistito a un altro torneo. Unica consolazione, nonostante anche questa formula non sia tra le migliori per diversi motivi (troppe gare, alla fine anche “inutili”), a Nagoya ha trionfato lo sport: Cuba e Brasile, pur avendo poco da chiedere all’ultima gara, hanno onorato il loro impegno fino alla fine, giocando sempre per vincere, senza calcoli. Questo – dopo le brutte figure del torneo maschile in Italia – è una bella consolazione per gli amanti della pallavolo.
e mica è vero ke cuba e soprattutto brasile avevano poco da chiedere