Che la Nuova Pallavolo Campobasso fosse squadra temibile non vi erano dubbi. Ma il risultato 0-3 è troppo severo rispetto a quello che si è visto in campo.
Nel primo parziale effettivamente non c’è lotta. Il Venafro soccombe 13-25 ma più per propri demeriti che per il gioco degli avversari. La metà dei punti dei campobassani sono frutto di errori e facilonerie dei padroni di casa. A discolpa si può dire che la squadra non si allenava da una settimana a causa della chiusura della palestra dell’ISISS disposta dalla Provincia nel pieno del campionato e dell’inverno. Inoltre mancava l’opposto titolare Mauro Mugnolo, rimpiazzato da Carlo Nardolillo. Nel secondo set il Venafro fa sentire la sua voce e conduce con sicurezza ma l’arbitro fa grandi pasticci, tutti a favore della Nuova Pallavolo. Sul 17-17 prima assegna il punto al Venafro a fronte di una evidentissima invasione del centrale Sutera che non riesce ad arginare un attacco in pipe di Masella e finisce con entrambe le braccia sulla rete, ma poi, ripreso dai campobassani che contestano (reclamavano palla out), fa ripetere l’azione sommerso dai fischi. Il Venafro bissa la pipe di Masella e va di nuovo a segno e di lì a poco si ritrova 20-17 costringendo coach Di Cesare a ricorrere al time-out. Tre errori del Venafro regalano il pareggio e impongono il time-out. Sul 22-21 l’arbitro chiama out una battuta di Alfano che invece era dentro almeno 15 centimetri. E così invece di staccare l’avversaria, la squadra padrona di casa se la ritrova incollata. Il finale risentirà pesantemente di queste decisioni, di cui il Campobasso fa tesoro vincendo 25-27. Da quel momento il match è terminato. Il morale era ormai a terra e il nervosismo acutissimo. Il terzo parziale è stato una pura formalità, con una chiusura 15-25. Il prossimo incontro è previsto sabato 16 febbraio 2013 in trasferta a Portocannone contro l’Ururi alle 18.30.