Miei cari
Sono mesi che penso e ripenso a quanto è successo, sinceramente ancora lo trovo sbalorditivo, assurdo. Non conoscevamo neanche la parola pandemia. Siamo rimasti increduli, ci siamo trovati completamente spiazzati.
A marzo, quando tutto si è fermato, eravamo speranzosi di poter riprendere le attività in breve tempo, già dai primi mesi successivi. Tutti le attività annullate, tutti i campionati sospesi. Un peccato perché eravamo in corsa per diversi obiettivi.
Adesso che siamo a fine dicembre, non c’è ancora la certezza di poter riprendere, speriamo che questi vaccini ci diano delle risposte per risolvere questo grave problema mondiale.
Decreti, Protocolli federali, regolamenti della scuola e degli enti, sembrano andare tutti “contro” la ripresa. Capiamoci, nessuno vuole il male dello sport, il tutto è stato fatto per la tutela e la salute degli atleti, degli allenatori e dirigenti, di tutti gli addetti ma anche di tutte le famiglie e a chi è vicino allo sport. Noi a questo non ci opporremo mai.
Come società abbiamo provato anche a trovare delle soluzioni nel pieno rispetto delle regole. Lo sottolineo perché, per quanto mi è stato riferito da genitori e conoscenze di altre realtà, non tutti hanno applicato quanto richiesto dai vari organismi richiedenti, anzi. Pur di ripartire qualcuno ha fatto carte false. Mi piacerebbe guardare in faccia determinate persone e quando le troverò mi divertirò molto.
Non posso purtroppo, come è mio solito fare, dettagliare meglio le cose ma molti degli addetti ai lavori capiranno sicuramente quanto sto scrivendo.
Una cosa la posso dire, se lecchi il culo sei benvoluto, nel caso in cui chiedi quello che è nei tuoi diritti, ma soprattutto nei diritti di chi rappresenti, rompi le scatole e quindi non ti pensa nessuno.
Li dove il sottoscritto ha chiesto chiarimenti a quanto richiesto da scuola e provincia scrivendo e rendendo anche la cosa pubblica (vedi l’articolo di giornale del 16 ottobre), altri elogiavano e ringraziavano gli stessi.
Chi ci conosce sa benissimo che il Venafro Volley ringrazia quando deve ringraziare, quando effettivamente vede da parte degli interessati, un aiuto concreto non a noi, ma per i giovani.
Non abbiamo mai leccato il culo a nessuno né tantomeno cominceremo adesso. Chi si nasconde dietro questi giochetti deve stare alla larga da noi.
Al momento, dopo la nostra lettera-denuncia sul trattamento che ci veniva riservato, oltre al divieto di utilizzare la palestra, quello che mi fa più dispiacere è il totale silenzio dell’ente, la Provincia di Isernia.
Dopo la mia missiva pubblicata su un quotidiano locale, nessuno si è fatto vivo.
Nessuno.
Siamo in quella palestra dal 2008, non dall’altro ieri. Abbiamo affrontato spese che non dovevano essere nostre. Accogliamo società per i nostri campionati dando sempre una buona immagine al paese. Nonostante tutto, eravamo in attesa di lavori per le luci, ma anche in questo caso, silenzio totale.
Ci siamo stati zitti per quieto vivere accettando di aggiustare danni fatti da altri, ma siamo sempre stati trattati come l’ultima ruota del carro, poche parole e pochissimi fatti.
Pazienza.
Nel nostro piccolo, appena non si parlerà di fase 2 e speriamo di fase 3, ci rifaremo vivi perché noi la voglia di far giocare i ragazzi non l’abbiamo persa. Faremo le battaglie vere, per rientrare, questo è poco ma sicuro.
Ora vi saluto e a nome di tutta la Dirigenza Vi auguro un sereno e felice nuovo anno, con la speranza per tutti poterci rivedere il prima possibile in palestra, a battere, ricevere, palleggiare e attaccare quel tanto amato pallone.
Buon anno nuovo e viva il Venafro Volley.
Carlo Nardolillo, il Presidente