Belgrado. L’Italia esce sconfitta dalla Pionir Hall di Belgrado con il punteggio di 3-2 (26-24, 21-25, 26-24, 23-25, 17-15) al termine di una partita tiratissima durata circa 2 ore e 30 minuti e che lascia l’amaro in bocca per come è maturata. I ragazzi di Berruto, consapevoli che il punteggio non aveva granchè valore data la situazione già definita in vista della Fase Finale di Rio, hanno dato tutto quello che avevano e dopo essere stati in svantaggio due volte hanno sfiorato una vittoria che forse avrebbero meritato.
Degli Azzurri sono piaciute comunque la determinatezza e la volontà di non arrendersi mai, uscendo a testa alta da un campo difficilissimo.
La gara è iniziata con la stessa formazione di venerdì per l’Italia schierata con la diagonale Travica-Sabbi, Anzani e Birarelli centrali, Lanza e Zaytsev schiacciatori e Colaci libero.
Dall’altra parte della rete quattro cambi, invece, per Grbic che ha scelto Kostic in palleggio,Atanasijevic sulla diagonale, Podrascanin e Stankovic al centro, Nikola Kovacevic e Petric martelli con Majstorovic libero.
Nel primo set le squadre si sono date battaglia alterandosi al comando: la prima parte della frazione è stata di marca azzurra, ma i serbi hanno prima impattato la situazione sul 14-14 per poi tentare un allungo che tuttavia non si è concretizzato. Sul 23-23 Lanza ha sfruttato un mani fuori arrivando a servire per il set, ma prima un suo errore in battuta e, successivamente, uno di Zaytsev e uno di Birarelli hanno consegnato il set agli uomini di Grbic.
Nel secondo il copione non è cambiato con continui capovolgimenti; l’Italia però è rimasta dentro il match cominciando nel finale a mantenere un, seppur minino, vantaggio. Mengozzi, nel frattempo, ha preso il posto di Anzani e proprio un ace del centrale di Ravenna (autore anche di due muri nella fase clou) ha chiuso la frazione in favore degli Azzurri.
Nel terzo la partenza della Serbia è sprint (7-2), ma l’Italia, che nel frattempo ha cambiato palleggiatore e ha mantenuto Mengozzi al centro, superato lo sbandamento iniziale ha ricominciato a giocare trascinando gli avversari a un punto a punto protrattosi fino ai vantaggi quando un muro di Nikola Kovacevic su Sabbi ha chiuso il parziale prima del quale gli Azzurri avevano anche sprecato un set ball.
Nel quarto parziale l’Italia ha continuato a lottare con tutte le sue forze ribattendo colpo su colpo e alla fine di una frazione ancora una volta molto tirata è riuscita a portare la gara al tie-break.
La partita non poteva che terminare con un ultimo set combattuto nel quale gli uomini di Berruto hanno ceduto solo nel finale consapevoli di aver sfiorato di un soffio un importante vittoria fuori casa.
Berruto: “Stasera è stato compiuto un grosso passo in avanti in termini di qualità. È stata una gara di alto livello, bella, intensa nella quale abbiamo fatto addirittura meglio dei nostri avversari in alcuni fondamentali. Guardiamo a questi segnali positivi. Purtroppo in alcuni finali di parziali abbiamo commesso qualche errore ma dobbiamo guardare avanti e credo che questa sera sia molto importante per noi”.
RISULTATI E CLASSIFICHE
Pool A: Serbia-Italia 3-1 e 3-2; Australia-Brasile 1-3 e 0-3
Classifica: Brasile 8 vittorie (24 punti), Serbia 6 vittorie (19 punti), Italia 5 vittorie (14 punti), Australia 1 vittoria (3 punti).
Pool B: Russia-Stati Uniti 0-3 e 1-3; Iran-Polonia 3-2 e 1-3.
Classifica: Usa 8 vittorie (23 punti), Polonia 7 vittorie (20 punti), Iran 5 vittorie (15 punti), Russia 0 vittorie (2 punti).
SERBIA-ITALIA 3-2 (26-24, 21-25, 26-24, 23-25, 17-15)
SERBIA: N. Kovacevic 14, Petric 11, Kostic, Stankovic 8, Atanasijevic 31, Podrascanin 3, Majstorovic (L). Jovovic 1, Starovic, Lisinac 3, Okolic 1, Ivovic 8, U. Kovacevic. Ne: Rosic (L), All. Grbic.
ITALIA: Zaytsev 18, Lanza 18, Travica, Birarelli 6, Sabbi 31, Anzani 4, Colaci (L). Mengozzi 8, Giovi, Saitta 3, Antonov. Ne: Rossini (L) Randazzo, Vettori, All. Berruto
Arbitri: Shahmiri (IRI), Cull (USA)
Spettatori: 6500. Durata set: 29’, 31’, 32’, 33’, 26’
Serbia: bs 17a 3mv 10 et 25
Italia: bs 16a 7 mv 11 et 33